E' un evento naturale ed imprevedibile. Causato, per la maggior parte dei casi, dallo scontro, in alcune zone del pianeta, di blocchi della crosta terrestre, chiamate placche tettoniche.

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E' un evento naturale ed imprevedibile. Causato, per la maggior parte dei casi, dallo scontro, in alcune zone del pianeta, di blocchi della crosta terrestre, chiamate placche tettoniche. Le zolle, nel loro lentissimo movimento l'una contro l'altra, provocano un enorme frizione, con accumulo di energia elastica delle rocce. Allorquando l'energia accumulata supera il punto critico di resistenza delle rocce, avviene una repentina e massicia frattura che produce una serie di onde elastiche, dette onde sismiche, le quali si propagano in superficie e vengono avvertite. Questo è il terremoto. Il punto, interno alla crosta terrestre dove si origina la frattura e l'evento sismico si chiama Ipocentro. La sua proiezione superficiale è detta epicentro, che coincide con il luogo di massima avvertibilità e, talvolta, di effetti, dell'evento. L'intensità del terremoto è tanto più elevata quanto maggiore è la frattura che avviene nelle rocce interessate. Gli effetti su persone o cose sono costituiti da una serie di elementi quali, la relativa pro- fondità ipocentrale ( la profondita' e gli effetti di direttivita' lungo la faglia ed il con- tenuto in frequenza delle onde sismiche influenzano il risentimento in superficie ) e, soprattutto, la resistenza delle costruzioni umane alle sollecitazioni delle onde sismiche. Le zone di attività sismica sono per lo più concetrate sulle lineee di contatto delle placche tettoniche, là dove è minore l'equilibrio delle stesse. Le fratture superficiali (nell'ordine di 5/15 km di profondità) della crosta terrestre sono chiamate Faglie ed è in prossimità di esse che si originano i terremoti. E' per questo che il terremoto, pur essendo un fenomeno assolutamente imprevedibile ed improvviso, di solito avviene con una certa ripetitività e frequenza nelle medesime zone, quelle appunto sopra citate. Ha una durata che difficilmente supera il minuto. L'evento principale qualche volta è preceduto da qualche scossa di ''avvertimento'', ma, soprattutto, è seguito da una serie di ''repliche'' minori, che sono causate dal naturale assestamento del terreno. L'evento sismico viene misurato in base a due distinti criteri: 1) la magnitudo o scala Richter 2) l'intensità o scala Mercalli MCS. Con la prima si stima il valore dell'energia liberata dal sisma (da 1 a 9 gradi); con la seconda vengono stimati il grado di percezione sulle persone e gli effetti prodotti dalla scossa sulle cose tenendo conto del grado di vulnerabilità degli edifici e delle opere umane (da 1 a 12) . E' quindi difficile ed empirico accumunare le due scale, proprio perchè anche un sisma di medio-piccola potenza potrebbe provocare seri danni agli edifici e/o alle persone a seconda del grado di vulnerabilità degli stessi. Scala Mercalli I-II > Percezione strumentale III-V > percezione crescente, reazioni di paura, caduta di oggetti, ma nessun danno V-VII danni lievi agli edifici, in particolare a quelli non antisimici VIII-XI > crolli e distruzione di una percentuale crescente di edifici XII > sconvolgimento catastrofico. Storicamente mai raggiunto. I più grandi e devastanti terremoti di questo secolo si sono verificati in Cile (M 8.9), Alaska (M 8.4), Cina (M 8.2), Isole del Pacifico (M 8.0), Iran (7.6), che hanno causato centinaia di migliaia di morti. Un fimato di RAI1

Vedi un fimato della RAI1


20/08/2018

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