La più antica delle strade che da Roma portavano nell'Italia meridionale era la Via Latina.
Via Latina La più antica delle strade che da Roma portavano nell'Italia meridionale era la Via Latina, la grande strada che univa l'Urbe alla Campania. Essa partiva da Porta Capena, passava per Tusculum (Frascati), si univa alla Via Labicana, che proveniva anch'essa da Roma, attraversava Labico e si dirigeva quindi verso la Terra di Lavoro. Passava per Casinum (Cassino) e giungeva a Casilinum (l'attuale Capua) per terminare sulla Via Appia, la regina viarum che da Roma conduceva a Brindisi. Secondo quanto è attestato anche dalla ''Tabula Peutingeriana'',1 da S. Pietro Infine (Ad Flexum) partiva un tronco di strada che giungeva ad Isernia, dove, nelle vicinanze di Ponte S. Leonardo, terminava nella Via Herculia, altra grande strada d'epoca romana che iniziava da Aufidena (Castel Di Sangro) e conduceva ad Aequum Tuticum (Castelofranco in Miscano, BN) da dove si poteva proseguire per Benevento, oppure per Brindisi, o immettersi sulla Via Appia e dirigersi verso Potentia (Potenza). La Via Herculia, costruita dai Tetrarchi tra i quali l'imperatore Massimiano Erculeo, fino ad ora chiamata erroneamente Via Minucia o Numicia, corrisponde per lunghi tratti al tratturo Pescasseroli-Candela, che passava per Isernia. La strada, quindi, che, partendo dalla Via Latina presso S.Pietro Infine, raggiungeva la Via Herculia ad Isernia, non è altro che un braccio di collegamento fra queste due importanti arterie e a questo, in sede locale, e stato dato sempre il nome di Via Latina. Ad Isernia il tratto terminale di detto tronco, prima di immettersi nell'attuale S.S. 17 (la vecchia Via Herculia) ancora viene chiamato in quel modo. Il toponimo può essere spiegato in questa maniera: strada che conduce alla Via Latina.
11/07/2018
Fernamdo Cefalogli
17658