La sicurezza innanzitutto, e così ecco che, perché si verifichino sempre meno episodi che vedono conseguenze anche gravissime, i seggiolini auto dovranno adattarsi alle nuove norme introdotte dal Codice della strada.
Una proposta per introdurre seggiolini anti-abbandono nelle auto approvata direttamente in Commissione Trasporti alla Camera, con lââ¬â¢intenzione di far entrare il prima possibile in vigore le nuove normative che andranno a modificare lââ¬â¢articolo 172 del Codice della strada e rendere così obbligatori dispositivi anti- abbandono per il trasporto in auto e autocarri, con lââ¬â¢esclusione di pullman e pulmini, di bambini fino a quattro anni. Sette i disegni di legge che sono stati presentati e che prevedono lââ¬â¢introduzione di sensori acustici e dispositivi luminosi che segnalano la presenza del bambino a bordo anche quando si spegne la vettura, le cui caratteristiche verranno fissate da un decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il tutto al fine non si verifichino più incidenti di abbandono di bambini ââ¬Ådimenticatiââ¬Â in auto dai conducenti. Un dispositivo, quindi, che può salvare molte vite. Seggiolini quindi con sistema salva-bebé a partire, sembra, dal primo luglio del 2019, così come proposto dal testo presentato da Giorgia Meloni, per la cui approvazione manca ora il passaggio al Senato e il decreto ministeriale che stabiliràquali dovranno essere le caratteristiche specifiche dei dispositivi e lââ¬â¢idoneitàdi quelli giàin commercio. Modifiche che interesseranno solo chi trasporta i bambini in auto e non i produttori di auto o seggiolini, e che prevede le stesse sanzioni indicate per chi non allaccia le cinture di sicurezza o trasporta bambini senza seggiolino, ovvero una multa di 81 euro, una decurtazione di 5 punti dalla patente e, in caso di recidiva nel biennio, la sospensione della patente da 15 giorni fino a 2 mesi. Norme di sicurezza che riguarderanno quindi lââ¬â¢obbligatorietàe lââ¬â¢idoneitàdei segnalatori acustici e luminosi anti-abbandono a cui fanno seguito anche questioni legate al loro utilizzo e al rispetto della norma che entreràin vigore, come per esempio il costo del loro acquisto. ÃË da considerare, infatti, che si tratta di dispositivi che potrebbero incidere non poco sul bilancio di una famiglia e che vi sia il rischio che gli acquirenti, per spendere meno, si indirizzino su seggiolini dotati di dispositivi di bassa qualità. Da considerare, inoltre, che, come segnalato dal Codacons, in questi casi è necessario che i consumatori vengano tutelati allo scopo di evitare speculazioni. Una questione che interesseràla prossima Legge di Bilancio a seguito di ciò che verràdeciso nel prossimo periodo riguardo la norma in atto di approvazione e che, come precisato in Commissione Trasporti e giàaffermato dal ministro dei Trasporti, vedrebbe lââ¬â¢istituzione di un fondo che consentirebbe lââ¬â¢introduzione di una agevolazione fiscale per lââ¬â¢acquisto di seggiolini anti-abbandono e che potrebberiguardare una detrazione fino a 200 euro. Principali punti della legge nð 117/18 Il disegno di legge 117 del 2018 introduce lââ¬â¢obbligo di installazione di dispositivi anti-abbandono per prevenire lââ¬â¢abbandono di bambini nei veicoli. Andando ad aggiungere allââ¬â¢articolo nð172 del codice della strada delle modifiche , vediamole insieme - Comma 1-Bis . Questa modifica specifica che quando si trasporta un bambino di etàinferiore ai 4 anni sul seggiolino auto è obbligatorio utilizzare un dispositivo di allarme atto a prevenire lââ¬â¢abbandono del bambino. Il dispositivo deve rispondere alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. - Comma 2. Le caratteristiche tecnico-costruttive e funzionali del dispositivo riportato al comma 1 bis del codice della strada saranno definite con Decreto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed emanate entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. - Comma 3. Le disposizioni del comma 1 / 1 bis devono essere applicate decorsi 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di cui al comma 2 e comunque a decorrere dal 1ð luglio 2019. foto e articolo preso online
09/11/2019
Claudio Varriano
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